
Molti imprenditori e professionisti sanno perfettamente cosa dovrebbero fare per migliorare la propria situazione. Conoscono strategie, tecniche, best practice. Eppure, troppo spesso, restano fermi, paralizzati o continuamente in fase di “preparazione”. Il sapere, da solo, non basta. A fare la differenza sono l’azione concreta, la costanza e la capacità di trasformare decisioni consapevoli in comportamenti ripetuti.

La vera distanza tra chi cambia e chi resta fermo non è nelle risorse, ma nella capacità di fare dell’azione una regola, non un’eccezione. L’agire costante diventa uno stile di vita, mentre la procrastinazione crea alibi eleganti mascherati da razionalità.

A frenare l’azione intervengono bias cognitivi potenti: l’illusione del controllo, la paura della perdita, il bisogno di coerenza con un’identità obsoleta. A questi si sommano meccanismi automatici di difesa e abitudini radicate, che mantengono l’individuo in uno stato di “comfort insoddisfacente”.

La comprensione cognitiva è solo il primo passo. È necessaria una vera integrazione comportamentale che trasforma le intuizioni in uno stile di vita. Ciò richiede un percorso consapevole, esperienziale e spesso guidato, in cui l’imprenditore allena il “Corpo e la Mente” ad agire anche quando non si sente pronto.

In questo processo diventano fondamentali:
- micro-azioni quotidiane coerenti con il cambiamento voluto;
- ambienti e contesti che supportano il nuovo stile di vita;
- accountability costante (personale o con un coach che rendicontano la regolarità sia dell’efficacia della gestione);
- revisione continua delle proprie narrative interne (feedback);
- esposizione ripetuta a nuove esperienze per consolidare la trasformazione.

Suggerimento del Business Coach Tiziano Fiori
Riscontri nell’Attività di Coaching Ho osservato centinaia di imprenditori sapere esattamente cosa dovevano fare, ma rimandare per mesi o anni l’implementazione. Questo perché non avevano ancora allenato la propria identità ad agire in coerenza con ciò che avevano capito.
Le Persone Più a Rischio Sono soprattutto gli imprenditori molto razionali, preparati, ma abituati a gestire tutto con la mente. Hanno difficoltà a integrare emozioni e corpo nell’azione. Anche i perfezionisti cronici, che attendono condizioni ideali, restano spesso bloccati.
Soluzioni Pratiche È utile cominciare con piccole azioni che generano movimento, non risultati. Il movimento crea motivazione, non il contrario. Programmare ogni settimana una “azione non perfetta ma concreta” può sbloccare il ciclo dell’inazione. E poi serve allenare il focus sul processo, non sull’esito.
Un’Alternativa Strategica Costruire un ecosistema intorno a sé che promuova il fare: persone, luoghi, routine, strumenti. Quando l’ambiente sostiene l’identità nuova, il cambiamento non è più un progetto faticoso, ma una naturale conseguenza.
Come può Aiutare un Business Coach?
Un Business Coach aiuta a:
- identificare i bias (tendenza, inclinazione, distorsione) che bloccano l’azione;
- creare un piano di azioni progressive e coerenti;
- allenare la capacità di agire anche sotto incertezza;
- supportare l’integrazione tra comprensione e comportamento;
- facilitare l’evoluzione dell’identità imprenditoriale attorno a nuovi valori di azione costante e coerenza decisionale.
