Autore: Business Coach Tiziano Fiori

Le radici della procrastinazione
La procrastinazione non è soltanto “rimandare”, ma rappresenta un meccanismo psicologico complesso. Alla base si trovano fattori come la paura del fallimento, la ricerca della perfezione, la mancanza di motivazione o di chiarezza sugli obiettivi. Spesso il rinvio diventa una strategia di difesa: posticipare un compito difficile regala sollievo momentaneo, ma a lungo termine genera ansia e accumulo di tensione.
Le tipologie più comuni
Possiamo distinguere diverse forme di procrastinazione:
- Procrastinazione da perfezionismo: chi teme di non fare abbastanza bene blocca l’azione.
- Procrastinazione da ansia: l’eccessiva preoccupazione porta a rinviare.
- Procrastinazione da noia o disinteresse: ciò che non motiva non viene affrontato.
- Procrastinazione relazionale: evitare un confronto o una comunicazione difficile.

Effetti nelle relazioni e sul lavoro
In ambito professionale, procrastinare significa rallentare processi, ridurre produttività e generare tensioni tra colleghi. Quando una persona rinvia costantemente, gli altri devono spesso colmare i vuoti, con conseguenti frustrazioni e calo della fiducia reciproca. Anche nelle relazioni personali, il rinvio di decisioni o dialoghi importanti crea incomprensioni e distanza emotiva.
Come intervenire
Affrontare la procrastinazione richiede consapevolezza e strategie mirate:
- Definire obiettivi chiari e concreti, suddividendo i compiti in piccoli passi.
- Gestire le priorità, utilizzando strumenti come liste o matrici di Eisenhower.
- Creare rituali di azione immediata, iniziando dal “fare la prima piccola cosa”.
- Coltivare la disciplina personale, sostituendo l’attesa con la pratica costante.
- Ricorrere al supporto esterno, come coaching o mentoring, per allenare la responsabilità e il focus.
Conseguenze sugli altri
Procrastinare non è solo un limite personale: ricade su chi ci circonda. Colleghi, partner o amici possono percepire mancanza di affidabilità e sentirsi trascurati o appesantiti. Questo comportamento, se non gestito, mina la collaborazione e riduce le opportunità di crescita collettiva.

Suggerimento del Business Coach Tiziano Fiori
Riscontri nell’Attività di Coaching
Molti clienti arrivano in sessione convinti di “non avere tempo”. In realtà, scopro che dietro il ritardo c’è spesso una difficoltà a gestire emozioni, priorità e responsabilità.
Le Persone Più a Rischio
Chi tende al perfezionismo, chi ha poca autostima o chi lavora in ambienti caotici è maggiormente predisposto a rimandare.
Soluzioni Pratiche
Introdurre routine semplici, responsabilità condivise e piccoli traguardi immediati aiuta a ridurre drasticamente la procrastinazione.
Un’Alternativa Strategica
Sostituire il concetto di “fare tutto” con quello di “fare bene ciò che conta”. Non servono grandi azioni: costanza e priorità creano risultati concreti.
Come può aiutare un Business Coach?
Un Business Coach aiuta a:
- Riconoscere i meccanismi che alimentano il rinvio.
- Allenare la disciplina e la chiarezza decisionale.
- Definire sistemi pratici di gestione del tempo.
- Creare nuove abitudini di azione rapida.
- Migliorare relazioni e collaborazione eliminando attriti dovuti ai ritardi.

