La sfida delle aziende moderne: Alleati o Nemici? Come riconoscerli nella crescita

1. Il Lavoro Non è un Palcoscenico

Nel mondo del lavoro moderno, molti indossano una maschera.
Credono che professionalità significhi recitare un ruolo, piuttosto che incarnare un’autenticità.
Ogni giorno si lavora fianco a fianco con persone che sembrano alleate, ma non lo sono.
Dietro una stretta di mano o un sorriso possono nascondersi intenzioni opposte.
Tutto appare in ordine: performance, atteggiamento, presenze.
Ma ciò che conta è ciò che si cela oltre l’apparenza.

2. Il Dubbio di Chi Costruisce con Passione

L’imprenditore vive una tensione continua: “Mi posso fidare?”
Costruire qualcosa di duraturo richiede fiducia, ma anche capacità di osservare.
Ci sono collaboratori che abbracciano la visione e altri che la imitano per opportunismo.
Chi è realmente parte del progetto?
Chi lo sta solo sfruttando finché gli conviene?

La trappola è confondere la condivisione di un obiettivo con la divisione di un profitto.
Una è partecipazione vera, l’altra è solo contrattualità.

3. L’Errore dello Smart Business a Breve Termine

Il modello “smart business” funziona per le operazioni tattiche.
Ma non regge sul lungo termine se mancano valori condivisi e scopi comuni.
Chi partecipa solo per ottenere una fetta di utile, non sarà disposto a restare nei momenti difficili.
I progetti di valore hanno bisogno di alleanze profonde, non solo convenienze temporanee.

Costruire significa coinvolgere chi ha intenzione, non solo interesse.
E questa differenza è sottile, ma decisiva.

4. Regole di Ingresso: Intenti, Valori e Impegni

Come riconoscere chi è veramente alleato?
Inizia tutto prima della collaborazione, non dopo.
Chi condivide il progetto deve accettare un vero patto d’ingaggio.

Serve un check-in valoriale:

  • Quali sono i principi guida?
  • Qual è l’intento del progetto?
  • Quale impegno personale viene richiesto?

Questa chiarezza iniziale seleziona chi si allinea e scarta chi recita.

Suggerimento del Business Coach Tiziano Fiori

Riscontri nell’Attività di Coaching

In coaching, imprenditori e leader spesso esprimono frustrazione:

“Non so più di chi fidarmi”.
Il problema non è la sfiducia, ma l’assenza di criteri chiari per costruire fiducia autentica.

Le Persone Più a Rischio

Chi crea, innova, lancia nuovi progetti.
È lì che si avvicinano figure che sembrano alleati, ma sono calcolatori.
Chi ha visione è anche più esposto al rischio di manipolazione.

Soluzioni Pratiche

  1. Redigere un Patto di Valori firmato da tutti i collaboratori.
  2. Fare incontri periodici per riallinearsi sugli intenti.
  3. Introdurre una fase di prova culturale oltre che tecnica.

Un’Alternativa Strategica

Costruire team fondati su alleanze identitarie, non solo competenziali.
Chi condivide il senso del progetto, sarà sempre più leale nei risultati.

Come può Aiutare un Business Coach?

Un Business Coach aiuta a:

  • Chiarire il vero senso del progetto.
  • Definire strumenti per selezionare alleati autentici.
  • Sviluppare regole di ingaggio valoriali nel team.
  • Affiancare l’imprenditore nella lettura comportamentale dei collaboratori.
  • Rendere il gruppo coeso, consapevole, partecipativo.

Il business coach non seleziona i collaboratori al posto dell’imprenditore,
ma potenzia la sua capacità di scegliere bene e guidare meglio.

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